Venerdì 13 dicembre il Consiglio regionale del Lazio ha ospitato la premiazione dei vincitori del concorso “Mai più violenza: esci dal silenzio”, promosso congiuntamente alla Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità. Si è trattato della sesta edizione di un premio nato per favorire il confronto tra le nuove generazioni, gli insegnanti e le associazioni femminili sul tema della violenza, per stimolare riflessioni e analisi e per educare al rispetto reciproco e alla condanna di qualsiasi forma di violenza.
Alla cerimonia hanno partecipato centinaia di ragazze e ragazzi in rappresentanza dei 102 istituti laziali coinvolti (per un totale di oltre 600 studenti) ed è stato bellissimo intervenire in una sala Mechelli gremita da tanta bella gioventù, con i corridoi della Pisana che hanno ospitato una parte dei loro lavori, fatti con passione, intelligenza e accuratezza.

Nel mio breve saluto a tutti quei ragazzi ho voluto ricordare loro che la violenza si combatte solo con un cambio culturale nell’approccio al fenomeno: non è possibile che, come risulta dagli ultimi dati del 2013, più del 90% delle donne che hanno subito violenza non sporge denuncia alle autorità competenti. Come dice il titolo del concorso, occorre uscire dal silenzio, avere il coraggio di affrontare il male e denunciarlo. La scuola gioca un ruolo fondamentale di educazione alla cittadinanza attiva, alla partecipazione, come hanno sancito anche l’Onu e l’Unione europea. Genitori, professori e studenti devono dialogare insieme per rompere il muro dell’omertà. Oltre alla scuola, anche le altre istituzioni devono svolgere al meglio il loro compito e in questo senso ho voluto ricordare ai ragazzi che proprio in questi giorni il Consiglio regionale – che fa le leggi e dovrebbe farle ascoltando i cittadini – è impegnato nell’esame di una proposta di legge in materia di contrasto alla violenza sulle donne, attualmente all’esame della V Commissione. Una legge che favorisce la prevenzione del fenomeno e potenzia l’assistenza alle vittime, che ha visto l’apporto di numerose associazioni, in una grande operazione di ascolto che si è conclusa a fine ottobre, dopo l’audizione di oltre 90 associazioni ed enti.
Alla fine della mattinata, sono stati premiate le opere ritenute migliori tra le oltre 300 presentate per la selezione nelle tre diverse categorie di concorso: opere grafiche, multimediali e letterarie. Oltre ad un premio di 1.000 euro per ogni categoria, le opere vincitrici beneficeranno di un’ampia diffusione. Il Liceo scientifico e linguistico di Ceccano ha vinto nella categoria letteraria e in quella multimediale: il lavoro letterario dei ragazzi sarà stampato e distribuito, mentre verranno promossi spot pubblicitari con il lavoro multimediale, al fine di contribuire a sollecitare una riflessione consapevole sulla violenza. L’I.I.S. Liceo Artistico “F. Orioli” di Viterbo ha vinto nella sezione artistica e il lavoro sarà affisso in tutti i capoluoghi di provincia della Regione. Menzione speciale, infine, alle autrici del Liceo artistico della Casa Circondariale Femminile di Rebibbia.